DALLA VAL BREMBANA ALLA VAL SERIANA
La vertigine non è paura di cadere,
....ma voglia di volare...
(Jovanotti, mi fido di te)
Percorso duro ma fantastico, ci permetterà di "scavallare" tra le due valli principali di Bergamo.
Partenza e arrivo da Bergamo, raggiunta Piazza Brembana con la bike o in autobus si comincia a pedalare fino alle Baite di Mezzeno
lungo la val secca, raggiunte le baite si prosegue su single track fino al lago di Branchino.
Dal lago si scende verso il rifugio Alpe Corte, si percorre tutta la val Canale e successivamente imbocchiamo la pista ciclabile
fino a Bergamo.
Il percorso non presenta difficoltà tecniche particolari, serve solo allenamento e costanza.
Per chi lo desidera è possibile fare tutto il percorso in bici percorrendo la
cilabile di Sombreno
e poi la
ciclabile della valle Brembana
oppure, per chi ama le sfide dure, fare una deviazione ai laghi gemelli come descritto nella descrizione dettagliato poco piu avanti.
Consigli utili:
Percorso lungo e duro, adatto a chi è abituato alla alta montagna ed allenato fisicamente. Da fare solo nei mesi estivi centrali quando la neve è totalmente sciolta nei luoghi che percorrerete. Da portare tutto il necessario per uscite epiche come queste: Zaino, vestiti pesanti, cibo acqua a sufficienza, sacca idrica e tutto quello che serve per uscire in sicurezza per molte ore in alta montagna.
ADATTO per E-BIKE tour fattibile in E-Bike tenendo conto che il tratto dalle baite mezzeno al lago Branchino è pedalabile al 70% circa. Sconsigliata la deviazione ai laghi gemelli perchè poco pedalabile la salita.
Luoghi attraversati: Piazza Brembana, Roncobello, baite di Mezzeno, Lago di Branchino, Alpecorte, Valcanale, Val Seriana.
distanza: 65km
dislivello: 2400mt
difficoltà: molto alta
ciclabilità: 80%
vedi tutti i dati
Luogo partenza-arrivo | Piazza Brembana - Gromo |
Distanza | 65 Km (+10Km per rif. Gemelli) |
Altitudine | minima: 283 mt - massima: 2132 mt |
Dislivello: | 2400 metri |
Durata: | 6 ore (+4 ore per rif. Gemelli) |
Difficoltà: | molto alta |
Tecnica: | bassa |
Ciclabilità: | salita 80%, discesa 90% |
Fondo: | asfalto 45%, cemento 5%, sterrato 20%, sentiero 30% |
Percorribilità: | Maggio - Settembre |
bike consigliata: | bike front-suspended, bike full-suspended |
Sentieri percorsi: | 104 |
adatta ad EBIKE: | SI |
EBIKE - consumo batteria: | medio-alto |
EBIKE - lunghezza salite: | 15 Km |
EBIKE - difficoltà discesa: | medio |
descrizione dettagliata
Luogo di partenza e arrivo si trova al
il campo base di Ranica ,
per vedere il luogo di partenza
CLICCA QUA
Bergamo - Piazza Brembana:
La partenza è già di per se un'avventura, consultando il sito degli autotrasporti la sera prima, non ho trovato alcuna informazione sulla possibilità o meno di poter caricare il mio mezzo sull'autobus, così la mattina di buon ora mi dirigo alla stazione autolinee SAB di Bergamo con tanta speranza.
Giunto alla biglietteria, dopo un paio di risposte vaghe alla fine emerge che la possibilità di caricare la bike è su decisione dell'autista indipendentemente che l'autobus abbia o meno i gavoni sotto.
Non faccio il biglietto ed aspetto "la corriera",linea B di Bergamo Trasporti (ex SAB) che arriva 5 minuti prima della partenza, lascio salire tutti e poi chiedo all'autista con un bel sorriso, lui acconsente ma io ora devo correre verso la biglietteria sennò lui parte!
Corro con la mia bike (abbandonarla in stazione significa non trovarla più) vado alla biglietteria e chiedo il biglietto, a questo punto l'addetto non sa quanto far pagare la bike (!!!!) dopo un'attimo di esitazione mi rilascia il biglietto solo per me, speriamo nella comprensione dell'autista, in effetti entro, timbro e carico la bike dalle porte centrali più larghe.
Il prezzo è ottimo: 3,6 euro per arrivare a Piazza Brembana, nulla a confronto dei prezzo delle corse urbane.
Finalmente si parte alla volta della val Brembana, l'autobus non ha i gavoni, quindi mi siedo vicino all'uscita centrale tenendo la bike ferma con le mani vicino a me sul corridoio. Qualcuno mi osserva in modo strano, altri incuriositi mi fanno domande
Piazza Brembana - baite di Mezzeno:
La linea B della Bergamo Trasporti parte dalla sazione autolinee ed arriva dopo 1 ora e 10 minuti al capolinea di
piazza Brembana
PIC.1
possiamo fare un salto alla piazza del paese poco sopra la stazione per fare il rifornimento viveri.
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Torniamo indietro, scendiamo lievemente e andiamo a sinistra dove dopo una galleria ci allacciamo alla SP2 che sale a Foppolo-Carona,
un km dopo le ultime case a sinistra di Valnegra svoltiamo a destra in direzione Roncobello
PIC.2,
dopo una breve discesa ricomincia la salita che percorre la val Secca e pian piano ci porta in quota.
La strada è ampia e non dura, certo è pur sempre salita ma la fatica viene alleviata dai bei panorami, case, boschi e baite. Un paradiso.
Poco prima di Roncobello possiamo deviare per un breve tratto sulla mulattiera
PIC.3
che si ricongiunge alla strada poco più avanti ai margini del paese.
Roncobello nel periodo estivo è molto animato, un luogo di villeggiatura adatto a tutti e un buon campo base per le escursioni in tanti bei luoghi della val Brembana.
Continuiamo la salita fino a Capovalle, da qua parte la strada asfaltata a pagamento
PIC.4
(sono per le auto .. per ora) , peccato, in passato la strada era in gran parte sterrata, molto più wild .
Percorriamo diversi tornanti fino al parcheggio alle baite di Mezzeno, è curioso osservare che ogni tornate è segnato
con un numero progressivo e altitudine, quindi mentre pedaliamo cominciamo a contare
PIC.5.
Dal parcheggio
PIC.6
ora abbaimo due scelte: allungare il tour facendo una "puntatina" al rifugio laghi gemelli seguendo le indicazioni
sottostanti del TRATTO 2, oppure accorciare il tour andando al TRATTO 3 che trovate più avanti.
TRATTO 2: Rifugio laghi gemelli:
Se optate per questa deviazione, vi avviso subito, percorrere questo tratto comporta circa e 4 ore di tempo, avere tanta energia e
nessun problema a portare la bike per 1 ora e mezza circa.
Durante questo tratto mi maledirete ma poi sono sicuro che una volta fatto mi ringrazierete,
Raggiunto il parcheggio delle baite di Mezzeno si prosegue diritti lungo il single track (CAI 270)
PIC.7
che sale prima in un prato poi in una valletta, gia qua su alcuni tratti dobbiamo spingere la bici.
Arrivati al pianoro d'erba soprastante ieghiamo a destra
PIC.8
PIC.9
e riprendiamo a pedalare , passiamo a fianco di una baita
PIC.10,
un passaggio tra le rocce
PIC.11
e successivamente ad una casetta isolata, davanti a noi si presenta l'ultimo tratto di salita necessario a raggiungere il
passo di Mezzeno, un muro che dovremo superare portando la nostra pesante bike a spalla, il sentiero è sempre bello
largo e mai pericoloso ma molto erto
PIC.12.
Una volta raggiunto il culmine, avremo modo di godere di un panorama molto suggestivo dall'alto dei 2142 metri del passo di Mezzeno
PIC.13.
Scendiamo dall'altra parte
PIC.14
seguendo le indicazioni per il rifugio laghi gemelli, il primo tratto è un sentiero frastagliato e con qualche salto,
poi diventa molto scorrevole
PIC.15
e raggiunge a breve il rifugio
PIC.16.
Una sosta, due chiacchiere con gli escursionisti, un caffè e via, riprendiamo il nostro cammino percorrendo il sentiero che attraversata
la diga
PIC.17
e prosegue sulla sponda opposta da dove siamo scesi fino al culmine del lago.
Il sentiero è agibile con saliscendi
PIC.18,
poi bisogna affrontare un'altra salita con la bici a spalla fino al bivio dove a sinistra si va verso il passo Gemelli,
noi andiamo a destra
PIC.19
riprendendo a pedalare e raggiungiamo di nuovo il passo Mezzeno, ripercorriamo la strada fatta in salita fino alle
baite di Mezzeno per poi prendere la via del lago Branchino descritto nel capitolo successivo.
TRATTO 3: Baite di Mezzeno - Branchino - val Seriana:
Arrivati al parcheggio al termine della strada troviamo una fontana e proseguiamo lungo la sterrata che piega a destra
PIC.7,
sentiero CAI 219. Superate le baite il sentiero prosegue in discesa e poi ricomincia a salire, entrati nel bosco
dovremo scendere e spingere la biga in alcuni tratti, ma sono brevi, al massimo 15 - 20 minuti in totale.
Usciti dal bosco si prosegue lungo il sentiero ben marcato lungo il prato
PIC.20
e dopo 1km, una volta scollinati, arriviamo al lago di Branchino.
Scendiamo alla sinistra del lago lungo il sentiero 218
PIC.21
e proseguiamo oltre lungo la ripida sterrata che scende passando a fianco delle baite Neel, proseguiamo lungo la sterrata
che diventa cementata con pendenze imbarazzanti e raggiungiamo il gretto del fiume, si sale per poche centinaia di metri fino a
raggiungere il rifugio Alpe corte
PIC.22.
Dopo una breve sosta proseguiamo lungo la strada che scende a Valcanale
PIC.23
(CAI 220), una bella discesa veloce e tecnica, sterrato, cemento, massicciate e piccoli salti, durante la discesa fate
attenzione ai passanti, questa strada è molto frequentata, loro hanno sempre la precedenza!
Raggiunto l'asfalto scendiamo a destra
PIC.24
verso il paese di Valcanale proseguiamo in discesa su asfalto fino a raggiungere la SP49 in località
ponte delle seghe, attraversiamo il ponte e poi svoltiamo a destra in direzione Ardesio, attraversiamo
il paese e proseguiamo lungo la strada a sinistra del fiume Serio.
Proseguiamo sempre diritti verso la pineta di Clusone e ci allacciamo alla
ciclabile della Valle Seriana
da percorrere in toto fino a tornare al punto di partenza.
galleria fotografica
come arrivare
Autostrada A4 Milano-Venezia, uscita Bergamo.
Alla Rotonda dopo il casello prendere la seconda uscita con indicazioni Valle Seriana - Alzan L., passare il cavalcavia e
dopo 1 Km tenere la destra salendo sul cavalcavia (indicazioni Val Seriana - Torre Boldone). Giunti al semaforo proseguire diritti e uscire al secondo svincolo con indicazione
Ranica - Gorle.
Allo stop a destra, proseguire diritti e alla rotonda a diritti dove sulla sinistra troviamo il parcheggio di via Zopfi,
campo base di Ranica.
NB: clicca sull'immagine per ingrandire
info utili
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per chiede informazioni oppure raccontarci la vostra esperienza.
Grazie.
Buon divertimento!
Qualche pazzo sta pensando di realizzare una strada che passando dal Passo Branchino colleghi la val Seriana con la val Brembana. Mi auguro non succeda mai, questo passaggio è solo per escursionisti, bikers e fauna locale!!!
Laghi gemelli:
Chiamati cosi perchè originariamente erano due limpidi specchi d'aqua circondati dalle montagne e separati da una piccola lingua di terra,
con la costruzione della diga nel 1932 i due laghi si sono fusi creando un unico lago.
Rifugio Gemelli:
link
La leggenda dei laghi gemelli:
Una antica storia popolare racconta di due innamorati, lei, figlia di un ricco di Branzi, lui un pastore. Innamorati ma osteggiati dalle
famiglie cercano rifugio sui monti e durante la fuga il tragico epilogo li fa precipitare dal pizzo Farno cadendo nella valle da dove nascono
due zampilli d'acqua che formarono i due laghi. Ai giorni nostri, dopo la costruzione della diga i laghetti dei due innamorati si sono fusi
in uno solo, a coronare per sempre il loro sogno d’amore.
La leggenda dei laghi gemelli:
link