Val di scalve
Rifugio cimon della Bagozza – Rifugio Campione

La località di partenza e arrivo si trova a schilpario , per le indicazioni vai alla sezione COME ARRIVARE

La partenza si trova poco oltre il paese di Schilpario, nell’ampio parcheggio attiguo all’area sportiva, si inizia a pedalare su asfalto in direzione passo del Vivione, la strada entra subito nel bosco di conifere a fianco del fiume Dezzo e ai circuiti di sci nordico.

Il lungo rettilineo adagiato nella valle passa a fianco del museo delle miniere e giunge in località Fondi, un piccolo e caratteristico borgo di case in pietra e tetti in ardesia, la salita inizia a farsi più erta e a tornanti ed attraversa pascoli e baite e più avanti si entra nel fitto della pineta, dopo aver guadagnato quota si arriva a un grande prato dove al culmine, oltre le baite rosse, si trova la nostra prima tappa, il rifugio Cimon della Bagozza.

Al bivio sotto il rifugio ci stacchiamo dalla strada che porta al Vivione e proseguiamo in direzione Campelli, la strada massicciata lascia a breve spazio alla sterrata inoltrandosi nella bellissima conca di Baione con alla nostra destra l’anfiteatro naturale delle ‘Piccole Dolomiti di Scalve’, una dorsale calcarea che si estende dal passo Campelli fino al pizzo Camino con le cime Mengol, cimon della Bagozza e cima Crap proprio sopra di noi.

Passiamo a fianco della Madonnina di Campelli , una statua raffigurante la Madonna su uno sperone di roccia adagiato in mezzo ai pascoli montani rigogliosi. Oltre una selletta proseguiamo in mezzo ai prati che nel periodo estivo sono una esplosione di colori grazie ai fiori che crescono selvatici, creando contrasto con le grigie rocce della catena montuosa sullo sfondo.

Attraversiamo su ponte il fiume Dezzo che qua è poco più di un ruscelletto e arriviamo al passo Campelli, quota 1890 metri ed entriamo nella provincia di Brescia dove a sinistra la sterrata ci porta velocemente al punto di arrivo della nostra escursione, il Rifugio Campione un piccolo ma accogliente luogo di ristoro a 1946 metri sul livello del mare adagiato sotto l’omonimo monte Campione con viste panoramiche sulla Valcamonica e l’Adamello.

Per il ritorno si ripercorre la medesima via dell’andata gustandoci i panorami davanti a noi.

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